CENNI BIOGRAFICI
Pino Manos è nato a Sassari il 10 marzo del 1930. Nel 1951 si trasferisce a Milano dove frequenta le Accademie di Belle Arti Cimabue (insieme a Enrico Castellani e Vincenzo Agnetti) e Brera. Stringe amicizia con Roberto Crippa, Gianni Dova, Marino Marini, Agostino Bonalumi e Bruno Munari ma in particolare con Lucio Fontana, aderendo al movimento dello Spazialismo.
Contemporaneamente si iscrive alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Nel 1956 vive e opera a Roma inserendosi nell’ambiente artistico e culturale, assai vivo e fecondo in quel periodo, caratterizzato dalla sua frequentazione con Alberto Burri. Nel 1957 si trasferisce a Firenze, città in cui termina gli studi di Architettura e in cui vive per 12 anni. Dal 1962 compie lunghi viaggi e soggiorni di studio e ricerca interiore in Europa e nel mondo, India, Egitto, Israele, Turchia, Iran, Perù, Messico, U.S.A. e Medio Oriente.
Nel 1962 viene chiamato a Londra, insieme ai trenta artisti più eminenti in Europa a costituire il Manifesto “Europe 1962: Pittura e Scultura” organizzata dalla New Vision Centre Gallery come base della nascente Unione Europea.
Partecipa a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e altre parti del mondo; le sue opere sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’Estero (tre sue opere figurano nella collezione di Nelson Rockefeller a New York).
Si trasferisce definitivamente a Milano nel 1968 dove vive e lavora fino al 23 luglio del 2020 data della sua morte.
Nel 1980 fonda a Milano “Il Creativo” per la socializzazione dell’Arte e lo sviluppo della creatività come elemento terapeutico. Scopo e finalità dell’associazione è il risveglio delle potenzialità latenti in ogni individuo. È importante, attraverso la creatività liberare le energie e le potenzialità inespresse in un cammino progressivo di consapevolezza del proprio corpo nelle sue molteplici modalità di comunicazione ed espressione. La liberazione del potenziale creativo implica una dimensione terapeutica per se stessi e gli altri. Questa metodologia è stata applicata con risultati positivi anche nella tossicodipendenza e nella disabilità.
Organizza e coordina numerosi seminari e conferenze in diverse città italiane, su argomenti inerenti all’Arte e alla ricerca interiore con pratiche contemplative.
Nel 2010 si costituisce il movimento del “Rigorismo” nell’orizzonte del Transpazialismo con gli artisti Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Giuseppe Amadio, Cesare Berlingeri, Alberto Loro, Pino Manos, Vanna Nicolotti, Turi Simeti, Paolo Scheggi, Paolo Bazzocchi, Umberto Mariani, Pino Pinelli, curato e organizzato da Flavio Lattuada alla Galleria Lattuada seguendo la poetica spaziale di Lucio Fontana. Il gruppo di artisti viene presentato dal filosofo Massimi Donà. Si esprime in modo più radicale lo Spazialismo e si “rigorizzano” i canoni con il superamento dei limiti bidimensionali accogliendo nuove forme di figurazione e aprendosi a nuovi mezzi di espressione.
Dal 2016 inizia una collaborazione in esclusiva con Opera Gallery con varie esposizioni collettive nelle sue numerose gallerie.
Nel 2017 è presente a Parigi per una sua mostra personale “Synchroicitè” e una mostra “Le Monochrome Italien” con Lucio Fontana, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Turi Simeti, Umberto Mariani, Pino Manos, Marcello lo Giudice e Alessandro Algardi.
Nel 2019 le sue opere sono esposte all’Ambasciata Italiana a Londra nella mostra collettiva “Spaziale! Italian Spatialism and its Legacy” organizzata da Opera Gallery.
ARCHIVIO PINO MANOS
curato da Paola Porta Manos
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